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Iniziative

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"Seconda Linea Missionaria" – Onlus

vuole essere uno strumento utile alla "Prima Linea Missionaria"

che opera nei paesi poveri del terzo mondo

Iniziative

- Gli alberi degli Angeli

- Presidio medico a Mbera

- La Scuola Professionale a Balaka

- Ostia per l'Africa



"GLI ALBERI DEGLI ANGELI: centro di accoglienza e formazione per la donna"



Siamo i Missionari Monfortani, una congregazione presente in Malawi dal 1901 quando i padri cattolici sono arrivati in questa regione dell'Africa per la prima volta. La nostra presenza ha sempre cercato di essere attenta alle situazioni di maggiore urgenza, in passato era la lotta contro la lebbra e l'estrema povertà del Paese; oggi lo stesso spirito ci porta ad avviare progetti che cercano di rispondere al grido di aiuto delle donne che lottano per emanciparsi, degli orfani diventati troppi per essere accolti dalla grande famiglia africana, degli ammalati di AIDS che rappresentano quasi il 20% della popolazione, dei carcerarti abbandonati a se stessi. Inoltre la convinzione che l'impegno sociale della chiesa non può essere barattato con il silenzio, come era stato negli anni della dittatura, ci ha spinto nel 1988 ad iniziare una stamperia, oggi Montfort Media, con l'intento di creare attenzione attorno ai grandi temi sociali, religiosi e politici del Paese, in una società africana in forte cambiamento culturale e alla ricerca di una reale democrazia.
IL PROGETTO
In Malawi la donna è ancora vittima di vere e proprie forme di violenza fisica e psicologica. A Balaka, sta per essere ultimato un Centro di Accoglienza ed Emancipazione di Balaka, gestito da Catholic Women Organisation CWO, che opera in tutto il paese e conta più di ottomila membri. A beneficiarne sono le donne che abitano i villaggi del distretto di Balaka.
Nel centro verranno organizzate diverse attività:
 accoglienza di ragazze in situazioni familiari difficili o che hanno subito violenze
 formazione professionale (scuola di cucito, di coltivazione e conservazione degli alimenti).
 attività di coscientizzazione delle donne delle aree rurali del distretto di Balaka.

I lavori iniziati tre anni fa, saranno ultimati a breve grazie alla generosità di tante ditte e associazioni.
RICHIESTA DI AIUTO
Vorremmo dotare il Centro di un trattore che permetta non solo di arare il campo di proprietà delle donne, ma che rappresenti una possibilità di guadagno per l'auto sostentamento della struttura.
Esso rappresenta un mezzo richiestissimo non solo per l'aratura ma anche per muoversi nei terreni impervi e trasportare materiali da costruzione mattoni, pietre e sabbia e poi il granoturco nella stagione del raccolto.
Ringraziamo di cuore per l'attenzione.
Responsabile del progetto Padre Piergiorgio Gamba 

dscn0515.jpgNell’ultimo nostro viaggio in Malawi dell’agosto 2007 abbiamo potuto visitare a Balaka il Centro ormai terminato e alla cui costruzione ha partecipato in parte anche la nostra associazione.

La casa accoglie le ragazze con situazioni famigliari difficili, o che hanno subito violenza.

C’è una scuola di formazione professionale, e si svolge in essa un’attività di coscientizzazione  delle donne di tutto il distretto di Balaka.dscn0507.jpg



Ecco alcuni del nostro gruppo davanti alla casa e insieme a P.Piergiorgio durante la visita.dscn0509_copy.jpg










 

 

Presidio medico a Mbera

 

Kapandatsitsi.
Finalmente il complesso Sanitario composto dal Centro Specialistico contro la Malnutrizione dei bambini e dall’Ospedale di Kapandatsitsi sono una realtà. Funziona a pieno ritmo e per un raggio di almeno 50 chilometri chi ha bisogno di una visita medica con cure appropriate sa dove deve andare.
Come si ricorderà si parlava prima di un centro  per la malnutrizione a Mbera ma il missionario  ha preferito unificare  i due complessi in modo di usare per  ambedue i complessi gli stessi servizi generali. Del resto, si trattava di spostare di una decina di chilometri , da Mbera a Kapandatsitsi, la sede della costruzione.
Tutto il complesso, che consta anche delle abitazioni  del personale sanitario, è venuto a  costare un bel po’; ma ne valeva la pena se si pensa che nella zona molto vasta e lontana almeno 30 chilometri da Balaka, una media di  due bambini su cinque al di sotto dei 5 anni morivano per la malnutrizione.
La nostra associazione, insieme a Pangono Pangono di Rosignano Solvay ha  finanziato tutti i lavori e ci si propone la costruzione delle abitazioni del personale sanitario e l’allaccio della corrente elettrica.
La costruzione delle abitazioni in questi casi è una necessità ineludibile perché nei dintorni di Kapandatsitsi ci sono soltanto capanne. In tal caso lo Stato pretende che si costruiscano anche le abitazioni per il personale.; la medesima cosa che avviene quando si costruiscono le scuole
Come vedete,” l’unione fa la forza” e, pensiamo, che se altre gruppi o associazioni  volessero unirsi a noi per attuare insieme una microrealizzazione potremmo essere  disponibili a farlo...

Per l’ampliamento dell’Ospedale Comunitario di Balaka abbiamo raggiunto la somma dei 50.000 euro previsti che hanno permesso a Padre Mario Pacifici di ultimare i lavori.
Ora anche a Balaka ci sono vari reparti e chi si ammala, di qualsiasi malattia si tratti, potrà essere ricoverato nel locale ospedale che inizialmente era riservato esclusivamente ai malati di aids curati dal nostro amico volontario dott. Carlo Spini.di Sansepolcro.

 

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La scuola professionale a Balaka 

 

(Il 7 febbraio 2006, da Balaka - Malawi - Padre Mario Pacifici ci comunica che la scuola professionale ha finalmente aperto i battenti!)

 

Sembra un sogno,
la scuola ha aperto i battenti ... i ragazzi sono nelle classi e lo staff è negli uffici...
Ti invio le foto della scuola tecnica e dei ragazzi del nuovo anno che già possono beneficiare di questa struttura imparagonabile a quella vecchia.
Abbiamo quattro spaziose aule, gli uffici e i bagni, abbiamo realizzato la cinta tutt'intorno per garantire un minimo di sicurezza e controllo.
La nuova struttura era proprio indispensabile, quest'anno sono arrivate più di mille lettere di ammissione, sono stati fatti più di 350 colloqui con gli aspiranti... le vecchie classi ci avrebbero consentito di prenderne 50 invece con le nuove classi abbiamo potuto accontentarne già il doppio di cui cinquanta orfani. 20 provenienti dal progetto Orphan care suggeriti da Padre Beppe e Amay Banda (finanziati da un progetto dell'AEPER, associazione di Bergamo, che ha anche inviato in mezzo a noi per un anno due educatori per migliorare lo staff e curarsi dei ragazzi) e trenta provenienti dai centri intorno a Balaka (che pagheranno la retta con sacchi di mais... se il raccolto quest'anno sarà buono).
Quest'anno ospitiamo quindi più di centoventi studenti (30 della scuola d'informatica e 90 della scuola tecnica) ma se tutto andrà bene potremo accoglierne 200 dal prossimo, dobbiamo però provvedere ancora agli ostelli e ai laboratori...
Sedie, scaffali, materassi, librerie, banchi,... la strada è lunga, ma se porta a quello che puoi vedere nelle foto in allegato, non dobbiamo certo fermarci, no?

Ciao e salute a tutti,
p. Mario!!!


 

 

(dal notiziario del maggio 2003)

 (...) Ma poi, quando gli otto anni di primaria sono conclusi, per quelli che non possono o non sono in grado di proseguire nella scuola secondaria, quali sono le prospettive?

 

La risposta è arrivata da P.Mario Pacifici, da 26 anni in Malawi, la maggior parte dei quali spesi per coltivare il sogno di "camminare insieme per crescere".

"Stiamo cominciando a realizzare, d'accordo con l'Associazione ‘Seconda Linea Missionaria', una scuola professionale che ospiti 200 tra ragazze e ragazzi, in maggioranza orfani - ma non solo, per non creare un ghetto - e che formi muratori, informatici, meccanici e falegnami". E' un progetto ambizioso, cominciato senza avere ancora fondi sufficienti, ma nella certezza, come è sempre accaduto, che i soldi arriveranno perché, ha continuato P.Mario, "ogni promessa che ‘Seconda Linea' ha fatto è stata mantenuta." E'accaduto per l'asilo di S.Monica che ogni giorno ospita 330 bambini, accadrà anche per la scuola professionale. P.Mario ha invitato i presenti a mettere a disposizione le proprie professionalità per donarle in un periodo da trascorrere a Balaka come "docenti" nella scuola.

E' il concetto della "fatica" per la carità, non di quell'idea che oggi i paesi ricchi definiscono come la fatica della sconfitta, perché nulla di quello che hanno investito è tornato nelle mani di chi ha donato solo per interesse. Le organizzazioni internazionali spesso sono al di fuori della realtà nei loro interventi e P.Mario ha ricordato quando l'Unicef, alla richiesta di sostegno economico per la costruzione dell'asilo, gli offrì una montagna di gessetti per lavagna. "Alla mia domanda di dove scrivere con i gessetti loro mi risposero ‘sulla lavagna', e alla mia domanda di dove attaccare le lavagne loro mi risposero ‘sui muri' e alla constatazione che noi non avevamo né lavagne né muri ho detto loro di tenersi i gessetti che noi ci saremmo tenuti il nostro impegno e la nostra fatica. E abbiamo costruito l'asilo".

 

Dunque ora ci aspetta un'altra "fatica": la costruzione di una scuola professionale dove i nostri ragazzi "adottati a distanza" possano imparare un mestiere. Di questo si è parlato nell'incontro che abbiamo avuto il 30 marzo u.s con P.Mario Pacifici e P.Piergiorgio Gamba, ampiamente raccontato in un articolo a parte. Esorto chi ci legge a darci una mano. Bisogna costruire anche il dormitorio e le mense per i ragazzi, molti dei quali abitano anche a 20-30 chilometri distanza (cercate nella cartina che vi abbiamo inviato Toleza, Mbera, Chiyendausiku: potrete controllare le distanze!). Si prevede che ci vorranno almeno 50 mila euro.

 

(dalle News - ottobre 2004)

 

La scuola professionale per gli orfani di Balaka è quasi ultimata. Tra pochi mesi i ragazzi lontani potranno alloggiare presso il convitto adiacente.

 

  

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Ostia per l'Africa

L'Associazione "Seconda Linea Missionaria" - Onlus aderisce al Progetto "Ostia per l'Africa"  il cui coordinamento giovanile si è costituito in "Associazione" di cui è presidente don Franco De Donno. Il progetto, tra le diverse finalità, prevede in prima istanza la realizzazione di una scuola primaria nel villaggio di Matola, nella zona di Balaka e le iniziative che saranno promosse dal coordinamento giovanile "Ostia per l'Africa" sono tutte destinate a reperire i 125 mila euro necessari per la realizzazione del progetto di cui l'Associazione "Seconda Linea Missionaria" è referente.

 

 

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